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30 Ottobre 2015

Eventi Bike

Campionati Mondiali Paralimpici di Atletica leggera a Doha in Qatar.

Sono 1230 gli atleti provenienti da 96 paesi che stanno partecipando a Doha, in Qatar ai Campionati Mondiali Paralimpici di Atletica Leggera.
L’evento, che ha avuto inizio al "Qatar Sports Club" mercoledì 21 si concluderà sabato 31 ottobre.
La nazionale azzurra è presente con una formazione di 13 atleti composta da 8 donne e 5 uomini che stanno gareggiando in diverse specialità: corsa, salti e lanci di diverse categorie funzionali.
In palio per i partecipanti, 214 titoli iridatie anche i preziosi punti di qualificazione che schiuderanno la strada verso le Paralimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.

Le aspettative della vigilia su Martina Caironi non sono state smentite.
Nella giornata inaugurale la campionessa azzurra ha iniziato la collezione di medaglie per l’Italia con un prestigioso argento nel lungo T42.
L’oro iridato del 2013 ha ottenuto la misura di 4,59 metri al quinto tentativo in una progressione incredibile dal primo 4,31, ma si è dovuta inchinare al record del mondo di 4,79 firmato dalla rivale di sempre Vanessa Low.
La tedesca ha disintegrato il primato precedente di 4,60 che le due saltatrici detenevano insieme e lo ha fatto per due volte, prima con 12 poi con 19 cm in più.

Caironi-fenomeno, Venerdì 30 ottobre, ancora record e primo oro per l’Italia

Ce l’ha fatta Martina Caironi a mantenere la promessa che si era fatta quest’anno, correre sotto i 15 secondi.
"Beyond Incredible" non è solo il motto dei Campionati Mondiali di Doha, ma è la descrizione della nuova impresa compiuta dall’atleta bergamasca che mette il suo sigillo iridato nei 100 T42, regalando il primo oro all’Italia e stampando il secondo consecutivo record del mondo,il quarto nel 2015, sulla distanza.

La corona si impreziosisce ancora una volta in una finale dove la sprinter delle Fiamme Gialle ferma il cronometro a 14:61, 40 centesimi in meno rispetto alla prestazione da primato della semifinale di ieri.

Sulla mentalità vincente della Caironi è già stato scritto tutto: è sua la tripletta dorata nei 100 alle Paralimpiadi di Londra 2012, ai Mondiali di Lione 2013 e agli Europei di Swansea dell’anno scorso. Anche a Doha, qualche giorno fa, è salita sul podio conquistando un prezioso argento nel lungo.
È lei a portare la prima slot di qualificazione ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 a nome dell’Italia.
Sulla sua umiltà non si risparmiano aggettivi, ma lei dice: «Io corro ed è tutto quello che conta. Ieri non era mia intenzione fare il record del mondo, oggi sì.
L’ho fatto ed è stata la mia risposta sportiva al risultato del salto in lungo. Quando sono arrivata sul traguardo e ho letto il numero 14, ho pensato di avercela fatta alla grande. Questa è la vera ciliegina sulla torta.
Per la nostra squadra il Mondiale quest’anno è stato più duro del solito, ma le medaglie si vincono con il sacrificio di tutto l’anno e quel tocco in più di fortuna al momento della gara. In questa stagione sono riuscita a fare un salto di qualità incredibile.
Mi sono allenata da vera atleta, la mia corsa è più bella, anche se nel lungo ho ancora molto da lavorare».

Sabato 31 ottobre la finale di Alvise De Vidi darà la chiusura ufficiale ai Mondiali. Prima di lui però sarà il turno della campionessa mondiale e paralimpica Assunta Legnante a scendere in pedana nel getto del peso F11.

Sopra : Martina Caironi sulla linea del traguardo iridato e sul podio (fonte: www.fispes.it)

SABATO 31 OTTOBRE 2015
Oro Legnante nel peso, De Vidi quarto nei 400. L’Italia lascia i Mondiali di Doha con 4 medaglie.

Anche all’ultima giornata dei Mondiali Paralimpici di Doha l’Italia tira fuori dal cappello un’altra magia, questa volta per mano (e braccio) di Assunta Legnante. La lanciatrice napoletana non vedente, già protagonista di memorabili successi da normodotata e ora da atleta paralimpica, travolge le avversarie nel getto del peso F11/12 e si mette al collo la meritata medaglia d’oro.

La vera sfida quest’oggi era quella di difendere il titolo iridato, ma soprattutto di dimostrare di essere sempre la migliore nonostante tutto. A causa di una stagione travagliata e condizionata da problemi alla schiena, alla vigilia della finale la primatista mondiale aveva già deciso di lanciare da ferma ed il suo marchio di fabbrica l’ha lasciato lo stesso. In gara, il primo tentativo a 12,92 metri la proietta subito al vertice della classifica in seconda posizione, mentre con il successivo da 13,70 blinda in cassetta di sicurezza il metallo più pesante. Il terzo sarà un nullo, il quarto un buon 13,25, al quinto rinuncia, mentre l’ultima misura di 14,02 la realizza con la traslocazione. È il secondo oro per l’Italia dopo quello ottenuto da Martina Caironi sui 100 T42 e la seconda slot diretta per le Paralimpiadi di Rio del 2016.

L’Italia lascia Doha con un pacchetto di 4 medaglie (oro per Legnante e Caironi, argento per Caironi nel lungo T42 e bronzo di Oxana Corso nei 200 T35), un record del mondo migliorato in due giorni per opera della stessa Caironi tutti sui 100, tre quarti posti (De Vidi, Corso nei 100 T35 e Federica Maspero nei 400 T43/44) e molti altri piazzamenti di prestigio nei primi otto.


Nel corso dell’anno gli Azzurri avranno ancora altre chance di qualificazione per Rio 2016 a condizione che riescano a fare i minimi ed entrare almeno nelle prime cinque posizioni del ranking mondiale. L’ultima opportunità sarà a disposizione a Grosseto in occasione degli Europei Paralimpici di Atletica dal 10 al 16 giugno che vedrà la FISPES impegnata come primo attore sia dal punto di vista tecnico che organizzativo.

 
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