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Quest’anno la benemerenza Avis Sport & Solidarietà, per la seconda volta dopo quella assegnata a Kurt Diemberger nell’anno 2004, verrà conferita a un altro grande alpinista ed himalaysta, uno dei più apprezzati al mondo, nonché fotografo e naturalista, Fausto De Stefani.
Fausto De Stefani, è nato ad Asola in provincia di Mantova l’11 marzo 1952, è considerato tra i più celebri alpinisti per essere stato il secondo italiano dopo Reinhold Messner, ed il sesto al mondo, a salire tutti i 14 Ottomila della Terra negli anni dal 1983 al 1998, senza l'uso di bombole d'ossigeno.
Inizia l'attività alpinistica a diciotto anni, scalando pareti di roccia e ghiaccio dell'arco alpino.
Nel 1972 diventa Istruttore dei "Corsi di Addestramento roccia e ghiaccio" del Club Alpino Italiano della sezione di Brescia. Dal 1972 al 1981 svolge un'intensa attività alpinistica scalando di preferenza pareti di ghiaccio, per lo più delle Alpi Occidentali e Centrali, sulle quali apre nuove vie. Nel 1981, a ventinove anni, diventa Istruttore Nazionale di Alpinismo (INA) del Club Alpino Italiano.
Dal 1981 intensifica l'attività extraeuropea rivolgendo la propria attenzione anche a problemi ambientali e naturalistici.
Nel 1983 rivolge il suo interesse alpinistico e naturalistico verso le catene dell'Himalaya e del Karakoram che gli consentono di arricchire le proprie esperienze di alta quota e, proprio in quell’anno, sale il K2 la sua prima vetta sopra gli ottomila.
Fausto De Stefani è conosciuto soprattutto per il suo infaticabile impegno in campo naturalistico.
Sempre in prima linea, anche nelle manifestazioni di denuncia del disprezzo ambientale. Dal 1987 fa parte dell'Associazione "Mountain Wilderness" e nel 1988 viene eletto membro della Giunta Esecutiva. Nel 1989 diventa Accademico del Groupe Haute Montagne (GHM) francese. Dal 1993 è garante internazionale di Mountain Wilderness, con la quale ha organizzato la spedizione internazionale "Free K2" per la pulizia del monte dai quintali di rifiuti accumulati in anni dalle precedenti spedizioni.
Molteplici le sue attività indirizzate oltre che all’alpinismo, all’ambiente, alla fotografia, alla scrittura ed alla solidarietà.
Da anni svolge attività divulgative a favore della conoscenza delle tematiche naturalistiche e dei problemi ad esse connessi, con conferenze e mostre didattiche in scuole ed università. Partecipa a numerosi lungometraggi e documentari che narrano del rapporto tra uomo e territorio.
Ampio rilievo ha assunto l’attività di fotografo, per la quale è conosciuto come un raffinato e poetico documentarista di natura e persone.
Le sue immagini, esposte in numerose città europee e diffuse su riviste specializzate internazionali, sono state pubblicate anche su un affascinante album fotografico "MANI che scalano il cielo", sapienti mani di persone comuni, per lo più nepalesi e tibetane, che Fausto De Stefani ha voluto immortalare con scatti dai colori vivacissimi durante i suoi viaggi.
Fausto De Stefani, persona di grande spessore umano, una vita dedicata al servizio degli altri, la "sua montagna più alta" la sta vivendo tuttora.
Con la Associazione Senza Frontiere -
Infatti, da oltre dieci anni in Nepal si dedica con grande energia alla realizzazione di progetti umanitari. In uno di questi, a Kirtipur, una cittadina non lontana da Kathmandu, è stato completato il progetto Rarahil Memorial School, "una Scuola a due passi dal cielo".
Un complesso di scuole primarie e secondarie attualmente frequentate da oltre 1.000 fra bambini e ragazzi poveri, che ha avuto come obiettivo la costruzione di tre edifici:
il primo ospita una cucina per comunità, una mensa ed un convitto, il secondo ospita tre nuovi laboratori didattico-
L’Ambulatorio è nato da un’idea di Fausto De Stefani quando, dopo aver salito tutti i 14 Ottomila e aver costruito a Kirtipur gli edifici della Rarahil Memorial School, propose a Giuliano De Marchi, amico e compagno di cordata, di realizzare accanto alla Scuola una struttura sanitaria che potesse aiutare le popolazioni povere del Nepal, paese a cui erano entrambi molto legati. Mancato tragicamente Giuliano De Marchi, l’idea è stata portata avanti con la stessa determinazione da Fausto De Stefani e da un gruppo di amici medici di Giuliano.
Da solo, attraverso centinaia di iniziative, ogni anno raccoglie innumerevoli fondi per realizzare e sostenere questi progetti di solidarietà, ancora più indispensabili ora dopo i due gravi terremoti del 25 aprile e 12 maggio 2015 che hanno distrutto buona parte del territorio nepalese.
In una recente intervista riguardante quelle località disastrate ha dichiarato «Della tragedia non si parla più ma in Nepal l’emergenza continua, soprattutto le valli sono dimenticate e l’impegno per ricostruire durerà degli anni».
LA CONSEGNA DEL PREMIO AVIS SPORT E SOLIDARIETA' a FAUSTO DE STEFANI
L’assegnazione del Premio "Sport e Solidarietà" a Fausto De Stefani è stato il momento centrale del Pranzo Sociale 2015 della S.C. AVIS Nokia, che si è tenuto Domenica 22 Novembre 2015 nei saloni della cinquecentesca Fortezza Viscontea di Cassano D’Adda, una delle antiche residenze dei Duchi di Milano, dove la tradizione vuole abbia soggiornato anche Leonardo da Vinci.
Questo monumentale castello sulle rive dell’Adda ha fatto da degna cornice al personaggio premiato: Fausto De Stefani, uno dei pochi scalatori di tutti gli Ottomila sulla Terra, conquistati fra gli anni '80 e '90, in numerose spedizioni d’alta quota, senza fare uso di bombole di ossigeno.
Il premio gli è stato assegnato non solo per le imprese sportive, ma anche e soprattutto per le attività di tipo solidaristico nei confronti dei bambini nepalesi, orfani, poveri o disagiati, per i quali De Stefani è riuscito negli anni, a raccogliere fondi per la costruzione in Nepal, di ben sette scuole e presidi ospedalieri, con la seguente motivazione:
" Per i grandi meriti sportivi avvalorati con la conquista delle 14 cime più alte della Terra, per il Suo impegno divulgativo da sempre volto alla difesa dell’Ambiente e per la Sua instancabile e generosa attività solidaristica manifestata con la realizzazione di importanti progetti umanitari: artigianali, didattici e sanitari, in Nepal "
Fausto, rientrato dal Nepal il giorno precedente, nel suo discorso di ringraziamento per la consegna del premio ci ha raccontato di come lui oggi, conclusa la fase dell’alpinismo estremo "vede" le conquiste delle cime Himalayane: una cosa che appaga infinitamente chi le compie ma di nessuna utilità agli effetti pratici.
«Sono veramente contento dopo una vita egoistica di aver intuito che le stesse emozioni le puoi provare dando attenzioni agli altri, quelli che sono stati meno fortunati di noi e devo dire che le scuole realizzate, sono ben sette: una primaria, una secondaria, una scuola professionale per accompagnatori eco-
Ci ha detto poi di come, a contatto con le popolazioni di quel mondo (monaci, sherpa, anziani, bambini), si finisce per capire come i nostri valori occidentali quasi sfigurino rispetto a quelli alla base della loro vita. «Non hanno niente, ma cantano tutto il giorno» sono state le sue parole. Ha voluto anche sottolineare come i devastanti effetti del forte terremoto in Nepal, che ha fatto più di 19500 vittime, stiano mettendo in ginocchio il paese intero.
Le sue stesse scuole che riuscivano a dare un pasto al giorno a circa 1300 studenti sono state costrette a scendere a 300 pasti. Mancano: benzina, farmaci, gas e i pasti vengono preparati con l'impiego della legna.
Fausto De Stefani ci ha poi lasciati a fine pranzo, per raggiungere Trento in serata, per un incontro e conferenza con una Associazione Trentina che lo sostiene nella raccolta fondi per il finanziamento delle strutture da lui realizzate a Kathmandu e Kirtipur.
Alla consegna del premio erano presenti: Natale Casati, consigliere Avis Nazionale e Provinciale; Luca Grechi, segretario Avis Milanese; per il Comitato Lombardo e Provinciale della F.C.I., Cordiano Dagnoni, Gianantonio Crisafulli e Alberto Oldani; in rappresentanza dell’Associazione Naz. Atleti Olimpici Azzurri d'Italia, Roberto Mendini; il presidente ed il vicepresidente del CAI di Cassano d’Adda, Flavio Zanga e Ezio Mauri.
Messaggi di saluto e congratulazioni a Fausto De Stefani sono pervenuti da: Antonio Malenchini, Capo Gruppo Avis Nokia Solutions and Networks;
Aldo Poletti del CMT di Nokia; Domenico Giupponi, presidente Avis Lombardia; Renato Di Rocco, presidente FCI; Cristiano Radaelli di Anitec; Sergio Casartelli, direttore Avis Milano e l’Olimpionico di ciclismo, Marino Vigna.
Sono seguiti alcuni interventi degli ospiti, in particolare:
Il segretario della AVIS Milanese Luca Grechi si è congratulato con il gruppo Aziendale AVIS Nokia, per l’iniziativa del premio Sport e Solidarietà citando anche la partecipazione della Società Ciclistica Avis NSN alla campagna promozionale: Avis Short Track 2015 al Parco Martesana e Ciclopryde day patrocinata da AVIS Milano.
Cordiano Dagnoni presidente facente funzioni del Comitato Regionale Lombardo della F.C.I. nel consegnarci il gagliardetto della Federazione, con i ringraziamenti per l'invito, ha elogiato il vincitore del premio Sport e Solidarietà.
Gianantonio Crisafulli responsabile per il Settore Amatoriale del C.R. Lombardo della F.C.I., ha augurato alla S.C. AVIS nsn un ottimo prosieguo ciclistico.
Il presidente della sezione del CAI di Cassano, Flavio Zanga, congratulandosi con Fauto De Stefani, ha ringraziato per l’occasione dell’incontro odierno, offrendo al premiato ed alla S.C. AVIS NSN il bel volume illustrato "CAI Cassano d’Adda 1970 – 2010" che raccoglie la storia di 40 anni di vita della Sezione.
Roberto Mendini dell’A.N.A.O.A.I, ringraziando per l’invito, ha rimarcato i valori della solidarietà ben rappresentati dall’attività del gruppo aziendale Avis NSN, unitamente ad altrettanti meriti sportivi avvalorati anche con i riconoscimenti assegnati in questi 15 anni agli atleti con il Premio Avis Sport e Solidarietà.
A conclusione della giornata anche un ricordo dell’opera benemerita del fondatore dell’AVIS, il dottor Vittorio Formentano tenuto dal consigliere Andrea Andreoni, che, approfittando della presenza come ospite al pranzo della signora Valeria Formentano in Grechi, Le cede la parola invitandola a raccontare i propri ricordi famigliari del nonno Vittorio.
NB: Selezionando il ritratto di Fausto De Stefani (in alto a sinistra), apparirà la copertina di Focus, aggiornamenti del Club Alpino Italiano che descrivono argomenti di storia e cultura della montagna.
Con "Lo sguardo di Fausto De Stefani" alcune splendide immagini riguardanti le sue scalate Himalayane e la sua attività solidaristica in Nepal, nonché una bella intervista da lui rilasciata nell’anno 2008 al giornalista Michele Mornese presso il Centro di Formazione per la Montagna "Bruno Crepaz" al Passo Pordoi, a m. 2.239 s.l.m., in occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica.