Luglio 1995 / 2015 - Ciclistica Avis NSN

Ricorre quest’anno il Ventesimo Anniversario della scomparsa del giovane Campione Olimpionico Fabio Casartelli comasco avvenuta martedì 18 luglio 1995 sui Pirenei, scendendo dal Col de Portet d’Aspet, al trentacinquesimo chilometro della "Saint Girons-Cauterets", nel corso della 15esima tappa del Tour de France.
La tragica caduta, avvenuta in una curva alla velocità di ottanta all’ora aveva coinvolto diversi ciclisti. Caddero: Museeuw, Perini, Rezze, Breukink, Baldinger e Casartelli.
Si rialzarono quasi tutti, tranne Casartelli.
Il sangue intorno a lui fece capire subito la gravità dell’incidente.

Sul Col du Portet d’Aspet una stele ora lo ricorda.

La stele (Volo di luce), voluta dalla Motorola, la squadra per cui correva il giovane e promettente campione, non ancora venticinquenne è diventata, da allora, luogo di continuo pellegrinaggio degi innumerevoli cicloamatori.

Punto di sosta e raccoglimento per tutti i corridori dei Tour de France dal 1997 in poi, lo sarà sicuramente anche quest’anno, a venti anni dalla sua scomparsa, giovedì 16 luglio, nel corso della 12a tappa nella "Lannemezan-Plateau de Beille", 195 km e 4 GPM, la tappa regina dei Pirenei, e forse anche la più dura di tutto il Tour.

Proprio nelle vicinanze della Chiesa Parrocchiale, di fronte alle scuole elementari, per onorarne la memoria, è stato realizzato nell’anno 2000 un monumento, opera dello scultore Bruno Luzzani, realizzatore anche della stele posata sul luogo della tragica caduta sulla discesa del Portet d’Aspet.

Il monumento, costruito in marmo bianco della Garfagnana, contiene una meridiana solare con l’indicazione delle date più significative della vita del compianto Campione Olimpico di Barcellona, inoltre alle ore 12 del 18 luglio, ricorrenza della tragica caduta, un raggio di sole attraversa un piccolo foro nella parte verticale del monumento proiettandone la luce sul basamento.